In Algeria, nel 1991, il partito fondamentalista vinse le elezioni. La vittoria ha spaventato la leadership del paese nelle mani dell'élite laica e militare.

Le ferite dei sopravvissuti sono indelebili e provocano un altro tipo di tensione. È il tema del film di Les bienheureux - The Blessed della regista algerina Sofia Djama presentato alla 74a Mostra del Cinema di Venezia.

“Crescere in Congo per la volontà di Dio significa crescere in paradiso” lo dice un personaggio del bellissimo documentario This is Congo del regista Daniel McCabe, presentato alla 74° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Il Congo ha una estrema differenza: un paradiso di bellezza e ricchezza naturale in opposizione a un inferno di mala politica e di oltraggiosi interventi esterni, violentato da una meticolosa corruzione, da una precarietà politica e da conflitti sanguinosi e inutili.

L’aumento delle temperature globali, lo tsunami del 2004, la tragedia del sottomarino Kursk, l'attacco dell'11 settembre alle torri gemelle, la Brexit e l’improbabile profezia del quarantaquattresimo presidente nero degli Stati Uniti sono alcune delle divinazioni di Baba Vanga. Bulgara, Baba Vanga, eccentrica preveggente, ha una fama sempre maggiore in tutto il mondo, molti giornali si occupano di lei.

Aleksandra Niemczyk, giovane cineasta studentessa con il maestro Béla Tarr a Sarajevo, con grande eleganza racconta il personaggio nel film Baba Vanga presentato alla 53a Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro.